Un bando per stare nei market place nel modo giusto: le Marche apripista
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Un bando per stare nei market place nel modo giusto: le Marche apripista

Uno dei portati più dannosi sull’economia dell’emergenza pandemica è stato il crollo della domanda internazionale e quello della circolazione dei beni e delle persone con impatto negativo innanzitutto  sugli eventi fieristici.

Per questo le  risorse che fino a pochi mesi sostenevano la partecipazione a eventi fieristici reali (300 le domande già presentate dagli imprenditori marchigiani nella prima semestralità del Bando Fiere), 1 milione 200 mila euro, sono investiti per attrezzare le produzioni marchigiane per percorrere nuove strade verso il Mondo e a presentarsi nei mercati virtuali nel modo più efficace.

Si tratta del primo bando nel panorama nazionale pensato non solo per incoraggiare la presenza sui mercati digitali ma anche per dotare le imprese che intendono approcciarli della strumentazione necessaria a farlo nel modo migliore, di  adeguate  impostazioni organizzative aziendali e di strategie di marketing efficaci.

Secondo le stime dell’Osservatorio eCommerce B2b, il valore annuo degli scambi B2B (che include gli scambi nazionali tra le imprese italiane e quelli verso le imprese estere) vale circa 2.200 miliardi di euro. Tale valore pesa sul fatturato totale delle imprese italiane di circa il 61%, con la restante parte che ricade invece sui consumi delle famiglie in Italia, ossia gli scambi B2C. La percentuale del 60% di valore del mercato del B2B è valida anche per le Marche.

In allegato: bando B2B

5 Giugno 2020