Un’opera scultorea per ricordare Carlo Malloni,  scomparso un anno fa
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Un’opera scultorea per ricordare Carlo Malloni, scomparso un anno fa

Una vita vissuta intensamente quella di Carlo Malloni. Nonostante le difficoltà, la sua solarità ed il suo carattere erano, e sono ancora, d’esempio a molti. Nel primo anniversario dalla prematura scomparsa, avvenuta il 2 giugno del 2019 a soli 28 anni, i residenti della zona dove risiedeva con la sua famiglia, San Pietro Orgiano a Fermo, lo hanno voluto ricordare donando un’opera che ne sintetizzasse il vissuto: l’amore per lo sport, per il calcio, per gli amici di cui era sempre in compagnia.

E così, dalle mani di Pasquale Paradisi di Campiglione, è nata una scultura che riproduce una porta da calcio, un pallone con le firme dei suoi amici e compagni e le scarpette, ciò che Carlo ha sempre amato e fatto con immensa passione e che è stata posta vicino a quel gazebo nei pressi di casa che lui ha sempre adorato, a ricordo perenne di un ragazzo che nel 2017 era diventato campione italiano di calcetto con l’Ac Marche per cui si era sempre speso, che amava viaggiare e che con l’Erasmus era arrivato in Spagna in un viaggio per lui memorabile, che era appassionato di elettronica tanto da esserne un vero esperto, che si distingueva per la sua grande voglia di stare insieme alla famiglia ed agli amici, collaborando con il cugino nel produrre della buonissima birra artigianale, con lo zio cui era legatissimo e con cui organizzava cene o nel gioco delle carte che, pur contrassegnate con il braille, erano uno dei suoi giochi preferiti, vincendo con grande abilità e intelligenza.

L’altro giorno il 2 giugno, in occasione del primo anniversario della scomparsa, l’opera è stata presentata alla presenza del Sindaco Paolo Calcinaro che ha voluto partecipare a questo momento tratteggiando un ricordo sentito, da amico di Carlo, sottolineando che la sua vitalità e la sua determinazione sono state e sono d’insegnamento a tutti, dell’assessore Mirco Giampieri e benedetta alla presenza del parroco di Capodarco Don Valeriano Porto e di Mons.  Vinicio Albanesi.

Un momento emozionante nel corso del quale i genitori di Carlo, Renato e Claudia, il fratello Fabio e la sorella Laura hanno voluto ringraziare i presenti e gli amici per la loro sentita partecipazione anche in questa occasione, per omaggiare la figura di un ragazzo ben voluto da tutti, che ha lasciato un segno indelebile nella memoria di chi lo ha conosciuto ed i cui valori ed il cui esempio vengono portati avanti e fatti conoscere dai suoi familiari, che lo ricorderanno anche domenica 7 giugno alle ore 11.00 nella S. Messa nella chiesa di S. Maria di Capodarco. Particolarmente gradita e bella l’opera scultorea realizzata, che rappresenta la figura tanto amata di Carlo per cui, parlando in un video di qualche anno fa di un pallone che regala un sorriso e che fa superare ogni difficoltà, lo sport era socialità, integrazione, Vita.

5 Giugno 2020