Sant’Elpidio, sindaco Terrenzi: nessuna richiesta d’accoglienza covid al presidio ospedaliero
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Sant’Elpidio, sindaco Terrenzi: nessuna richiesta d’accoglienza covid al presidio ospedaliero

Alle luce delle dichiarazioni odierne del dott. Licio Livini sull’argomento “Accoglienza Covid-19 al presidio ospedaliero
elpidiense”, il Sindaco Alessio Terrenzi fornisce alcune precisazioni.

“Prendo atto di quanto dichiarato alla stampa da Livini – dice – ma devo comunicare che ad oggi non ho ricevuto nessun contatto. Dopo una diatriba durata circa un mese, riguardante le strategie sanitarie per la gestione dell’emergenza, il 12 aprile comunicavo le condizioni indispensabili per avviare le procedure di accoglienza di casi Covid 19 presso l’ospedale elpidiense.

Pongo come condizione imprescindibile quella di tutelare e mettere in sicurezza gli operatori attualmente presenti nel nosocomio, attraverso lo spostamento del PUNTO AVIS, della GUARDIA MEDICA e di tutti i servizi affini presso l’ex distretto sanitario, già pronto per accogliere attività di supporto alla sanità, al fine di garantire che non vi sia alcuna promiscuità di attività Covid e no Covid, evitando di incorrere nel medesimo errore fatto al “Murri” di Fermo nelle prime settimane dell’emergenza. Dall’alba di questa vicenda, sono promotore della riattivazione della medicina territoriale e favorevole all’accoglienza dei pazienti Covid 19 cosa che stiamo facendo dall’inizio della crisi sanitaria nella sezione diagnostica dell’ospedale, a servizio della nostra provincia e zone limitrofe.

Ho chiesto formalmente un incontro virtuale con l’Asur per pianificare tutte le procedure: dagli spostamenti verso l’ex distretto sanitario dei servizi al fine di allocarli in luogo sicuro e sempre a Sant’Elpidio a Mare. Ritengo che questo sia indispensabile per l’avvio dei prossimi spostamenti di malati Covid 19.a Sant’Elpidio a Mare potrebbero essere disponibili, oltre al presidio ospedaliero, altre strutture adatte ad una confortevole ospitalita’ dei pazienti. Sarebbe una soluzione ottimale, comporterebbe minori costi per l’Asur visto che sarebbe sufficiente il posizionamento dei letti attrezzati, di cui già dispone e il piano di sicurezza per dipendenti. Ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro.

Per questo motivo torno a sollecitare formalmente ed a mezzo stampa un urgente ed improcrastinabile incontro. E’ del tutto evidente, e pensavo non fosse necessario segnalarlo, che ogni operazione tra istituzioni di riassetto dei presidi ospedalieri debba essere condivisa e concordata con il rappresentante dei cittadini nel territorio”.

29 Aprile 2020