Piazza Francesco Zama, Campiglione commemora l’artefice di zuccherificio e chiesa parrocchiale
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Piazza Francesco Zama, Campiglione commemora l’artefice di zuccherificio e chiesa parrocchiale

Grandissimo successo, di partecipazione e di pubblico, per la cerimonia di intitolazione della Piazza antistante la Chiesa di San Gabriele dell’Addolorata di Campiglione di Fermo all’Ingegner On. Francesco Zama. La stessa casa di culto – della quale lo stesso fu progettista e finanziatore dei lavori – in occasione della SS Messa officiata congiuntamente dall’Arcivescovo Metropolita di Fermo, Rocco Pennacchio e da Don Luigi Traini (Parroco di Campiglione) non è riuscita a contenere la folla accorsa, e sui banchi e sulla postazioni riservate si sono seduti membri della famiglia, autorità politiche, civili, militari e religiose, così come ex dipendenti Sadam e tantissimi residenti del popoloso quartiere periferico fermano. Scomparso 8 anni fa, l’Ingegner Zama – definito da tutti uomo di grande cultura, generosità ed eleganza, nonché di ferma onestà intellettuale ed autorevole rigore metodologico e dalle indiscutibili intelligenza politica e lungimiranza imprenditoriale – è stato innanzitutto ricordato dal Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, che ha voluto rimarcare “…le storie importantidella nostra città. Storie di lavoro, di conquiste e di sviluppo del territorio, nel rispetto della stessa e di una grande comunità. Lo Zuccherificio Sadam ha portato tanti giovani all’indipendenza, consentendo loro di guardare alla vita con rinnovato ottimismo. Sono onorato di trovarmi qui, oggi, con i promotori e gli organizzatori di questa doverosa iniziativa, che ci ha consentito di ricordare e ringraziare un protagonista assoluto del nostro territorio”.

Il primo cittadino fermano ha citato il Comitato Promotore ed Organizzatore dell’evento, presieduto da Gabriele Monaldi, dallo stesso Don Luigi Traini, ma anche da Marco Andrelli, Eugenio Zallocco, Francesco Alberti, Saturnino Di Ruscio, Francesco Leti e dall’intera popolazione residente a Campiglione, tutti infaticabili nel percorrere l’iter che ha portato allo scoprimento della targa di intitolazione. “Voglio donare due targhe ai figli dell’Ing. Zama, Alberta e Paolo, per ricordare la crescita economica portata nel mio territorio”. Con queste parole ha esordito Settimio Santilli, Sindaco di Celano, comune abruzzese dove era situato un altro stabilimento Sadam: “La sua figura fu fondamentale – ha aggiunto – anche per lo sviluppo economico della nostra terra, la Marsica; anni di vera prosperità, per un comparto agricolo importante”. Non potevano mancare riferimenti in relazione all’Istituzione della Provincia di Fermo, per l’ottenimento della quale l’intervento politico dell’Onorevole Zama fu decisivo: “Uomo che ha segnato lo sviluppo imprenditoriale della nostra città – ha fatto notare Fabrizio Cesetti, colui che poi ne fu primo Presidente – Un protagonista assoluto che ha solcato il suo tempo con l’autorevolezza dell’uomo e non ricorrendo all’autorità del ruolo. La sua proposta di legge, dopo aver scovato un articolo della Camera dei Deputati, che consentiva di riaprire il discorso – Provincia riprendendo i passaggi già fatti, proiettandola verso l’approvazione del Parlamento, fu intuizione genialee determinante”.

Emozionatissima, ha concluso la serie degli interventi la figlia dell’Ingegner Zama, Alberta: “Non ricordo mio padre lontano dalla Sadam. Ringrazio il popolo che oggi, un sabato mattino, ha scelto di venire qui a commemorarlo. Lo stesso popolo che lo sostenne nel difficile momento che seguì la prematura scomparsa di mio fratello Giovanni: il popolo del lavoro, che lui ha sempre amato”. Tra i presenti, Massimo Maccaferri (Presidente dell’omonimo gruppo), l’Ingegner Enio Ciarrocchi (già direttore dello stabilimento Sadam di Campiglione), gli ex Sindaci di Fermo Saturnino di Ruscio e Fabrizio Emiliani, il Presidente CIIP Giacinto Alati, l’ex Senatore Remigio Ceroni e svariati Assessori ed esponenti politici locali, sia di maggioranza che di opposizione, nonchè i rappresentanti di tutte le sigle sindacali.

Uberto Frenquellucci

 

1 Aprile 2019