“I doni di Sisto V”: da Grottammare aperta la mostra diffusa fra i borghi sistini, fino al 12 settembre
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“I doni di Sisto V”: da Grottammare aperta la mostra diffusa fra i borghi sistini, fino al 12 settembre

Nel vecchio incasato di Grottammare, sabato scorso è stata inaugurata la mostra “I doni di Sisto V alle terre del Piceno: un percorso nei Musei Sistini” che resterà aperta fino al 12 settembre. Un evento all’insegna della collaborazione, della coesione e della volontà comune di fare sistema intorno ai festeggiamenti per i 500 anni dalla nascita di Sisto V Presenti don Valerio Pennasso, direttore dell’ufficio  nazionale dei Beni culturali ecclesiastici ed Edilizia di culto della CEI, mons. Carlo Bresciani, vescovo della diocesi di San Benedetto–Ripatransone-Montalto, l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini, l’assessore regionale al Bilancio Guido Castelli, il delegato ai beni culturali diocesani don Giorgio Carini e i sindaci di due delle dieci sedi dei musei sistini: Daniel Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche e Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella. A fare gli onori di casa il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e la direttrice dei Musei Sistini Paola Di Girolami. L’iniziativa è parte del programma celebrativo del V centenario della nascita di Felice Peretti, pontefice dal 1585 al 1590.

 

La Mostra intende valorizzare tutte le sedi dei Musei sistini, avviando da Grottammare – dove Sisto V nacque il 13 dicembre 1521 da una famiglia di Montalto delle Marche – un percorso nella storia e nell’arte del suo tempo. Mons. Carlo Bresciani, vescovo della diocesi di San Benedetto–Ripatransone-Montalto, ha ricordato l’importanza di Papa Sisto V e ciò che rappresenta per il Piceno e per le Marche. “Due anni fa è nato il Comitato promotore e subito abbiamo immaginato un calendario di eventi per le Celebrazioni basato su tre pilastri: ricercare, quindi andare a studiare e recuperare la documentazione scientifica e le radici; mostrare come nel percorso dei Musei Sistini; raccontare, attraverso la divulgazione, per far conoscere il più possibile la figura di questo Papa”, dichiara il Vescovo, che ha anche ricordato l’importante collaborazione tra tutti i soggetti in campo, quindi Regione, Comuni e Diocesi coinvolte. L’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini ha sottolineato quanto le celebrazioni rappresentino benissimo anche il momento di ripartenza che tutti stiamo vivendo.

“Sisto V rappresenta la tenacia e la determinazione dei marchigiani che riescono sempre a rialzarsi da situazioni difficili, come il sisma e la pandemia. E sono convinta che anche attraverso l’arte, la cultura e la bellezza possiamo ripartire più forti di prima. Sono tanti gli eventi e le inaugurazioni disseminate sul territorio in questo periodo: un segnale bellissimo di ripartenza, così come queste Celebrazioni che sapranno valorizzare il nostro bel territorio, partendo proprio da un personaggio di lustro come Sisto V che lo rappresenta”, dichiara. L’assessore regionale al Bilancio Guido Castelli ha ricordato un importante intervento che è stato messo in campo dalla Regione nell’ambito delle Celebrazioni sistine: il recupero della Chiesa di Santa Lucia a Grottammare, danneggiata dal terremoto, e che sorge proprio su quella che è stata la casa natale di Felice Peretti. Don Valerio Pennasso, direttore dell’ufficio nazionale dei Beni culturali ecclesiastici ed Edilizia di culto della CEI ha sottolineato “l’importanza di queste Celebrazioni per il bene comune, per chi abita i luoghi e per chi viene in visita, grazie soprattutto alla disponibilità e allo sforzo di chi si sta impegnando affinché questo bene diventi anche visibile e tangibile a tutti”.

Il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini ha ricordato quanto fin dall’inizio il tavolo delle Celebrazioni abbia avuto un’impronta regionale con l’intenzione di guardare al nazionale, uscendo quindi dalla logica provinciale. “Oggi inauguriamo una mostra importante qui a Grottammare che è la porta sulla costa dei Musei Sistini, una rete museale che è già segno di coesione e condivisione e che nell’ambito delle Celebrazioni lo è ancora di più perché unisce dei territori attraverso l’arte. Quindi, grazie all’unità politica che stiamo dimostrando, a quella culturale e territoriale, ci ritroviamo a iniziare queste celebrazioni importantissime per festeggiare un uomo di umili origini che diventò Papa, con l’obiettivo principale di farlo conoscere di più e a tutti, soprattutto ai giovani”.

Il delegato ai beni culturali diocesani don Giorgio Carini ha ricordato la forza, la tenacia e la profondità della figura di Sisto V, prima di passare la parola alla direttrice dei Musei Sistini Paola Di Girolami che ha prima di tutto ringraziato coloro che hanno partecipato alla realizzazione della mostra inaugurata ieri. “Una sinergia fondamentale grazie alla quale i visitatori potranno ammirare i doni preziosi che i Musei Sistini hanno e che abbiamo messo a disposizione del territorio nelle diverse sedi di questa mostra, di cui Grottammare è la sede principale”, ricorda Paola di Girolami. “I Musei sistini tracciano una strada privilegiata per conoscere il rapporto d’amore che legò Sisto V alle sue terre. E ammirare i doni sistini esposti a Grottammare e nelle altre sedi della rete sarà un’occasione per conoscere meglio  la vita del pontefice. A Grottammare, nello specifico, è visibile gran parte del parato pontificale  che Sisto V lasciò alla cattedrale di Montalto. Inoltre, è esposto il Cristo del XIII secolo proveniente dal convento di San Francesco alle Fratte, dove Felice Peretti prese i voti: è possibile immaginare che abbia pregato davanti a questo crocifisso”, ricorda la direttrice, che ha anche ringraziato Alessandro Marchi per il supporto su tutte le attività e le iniziative dei Musei Sistini.

28 Giugno 2021