Nelle Marche si assiste ad un trend di violenza di genere in aumento (+7%) e un fenomeno multiforme che spazia dalla violenza fisica, a quella sessuale, fino alla violenza psicologica ed economica; dopo il femminicidio di Giulia Cecchetin, uccisa dal fidanzato nel 2023, nella regione è cresciuta però anche la propensione delle donne a denunciare: in 800 ogni giorno hanno chiamato il 1522, che è il numero verde antiviolenza attivo 24 ore su 24. E’ il quadro che emerge dal Rapporto annuale sulla violenza di genere nelle Marche.
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio regionale (Cpo), Maria Lina Vitturini, ha inviato un messaggio e tracciato un bilancio del lavoro della Cpo: “Abbiamo patrocinato e sostenuto economicamente più di 100 progetti all’anno, ogni quattro mesi abbiamo dato contributi e patrocini, 100 progetti che hanno visto coinvolte tutte le istituzioni, comuni, province, associazioni, fondazioni e soprattutto scuole”.
“Sul piano della legislazione molto è stato fatto, – ha affermato Vitturini – ma molto ancora si può fare. Nelle Marche è stato istituito il reddito di libertà (Su 163 domande, 83 donne hanno avuto il reddito di libertà) a dimostrazione di un impegno concreto anche in termini di Bilancio regionale”.
La Commissione Pari opportunità, ha sottolineato la presidente della Cpo – continuerà a lavorare confermando l’impegno a sostenere tutte le donne vittime di violenza e in difficoltà. A loro diciamo di non avere paura e di denunciare.
Denunciate perché sul territorio ci sono tutti gli strumenti per poter fuggire da questa violenza. Non bisogna subire, non bisogna avere paura, noi ci siamo e vi siamo vicine”.










