Sport, Video

TRIESTINA-FERMANA 3-0

Al “Nereo Rocco” di Trieste arriva la seconda sconfitta consecutiva in appena cinque giorni. Dopo lo 0-1
patito in casa contro il Bassano anche gli alabardati infliggono un pesante 3-0 ai ragazzi di mister Destro.
Il trainer canarino si affida al collaudato 4-3- 3 cambiando però alcune pedine: Benassi prende il posto
dell’infortunato Iotti, Misin rientra in mediana con Urbinati e Grieco, davanti Lupoli supportato dall’estro di
Petrucci e dalla sorpresa dell’ultima ora Da Silva.
Un’ingenuità di Arturo Lupoli mette in discesa la partita degli uomini di Sannino.
E’ il sesto minuto quando da un calcio d’angolo dei padroni di casa, l’attaccante canarino colpisce
incredibilmente il pallone con la mano sinistra. Il direttore di gara, il Sig. Perotti di Legnano, non può far
altro che indicare il dischetto.
Anche dal replay rimane inspiegabile il gesto dell’attaccante gialloblu. Gesto che lascia perplessi sia i
compagni di squadra che i 50 tifosi canarini.
Dagli undici metri si presenta lo specialista Arma che dal dischetto batte Valentini portando in vantaggio i
suoi. Per la Fermana la gara si mette subito in salita. Destro passa al 3-4- 3 facendo avanzare Sperotto sulla
linea dei centrocampisti e allargando Misin sulla fascia destra.
La Fermana si scuote e al 9’ su un’incursione di Da Silva è Lupoli a tentare di beffare Boccanera toccando il
pallone con la punta del piede ma l’ex portiere canarino salva i locali.
La gara è aperta, al 17’ la Triestina si fa pericolosa prima con Arma che manca il tiro e poi con Mensah
anticipato per un soffio da Sperotto.
Alla mezz’ora è ancora Lupoli a provare il colpo di testa su cross dalla destra di Misin ma il pallone termina
alto.
Pochi istanti più tardi ed è Meduri a cercare l’angolino basso con un tiro dal limite ma Valentini controlla il
pallone uscire sul fondo.
Capovolgimento di fronte e Lupoli ha la palla gol per ristabilire la parità ma Boccanera in uscita sporca il tiro
dell’attaccante canarino.
L’ultima occasione del primo tempo è di marca biancorossa. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Aquaro
colpisce di testa ma il pallone sbatte sul palo a Valentini battuto.
La ripresa si apre con un colpo di testa di Da Silva su cross di Sperotto ma Boccanera blocca senza problemi.
Poi è Maurizi, subentrato al posto di Petrucci, a mettere al centro ma Sperotto strozza troppo il tiro e
l’estremo difensore di casa blocca in tuffo. La Fermana insiste, uno scatenato Maurizi crossa dalla sinistra
per Da Silva che dal limite sciupa una ghiotta occasione.
Al 55’ si rifà viva la Triestina. Cross dalla destra di Bariti, Mensah in tuffo trafigge Valentini per il due a zero
dei padroni di casa.
Nell’occasione troppo blande le marcature in area da parte dei gialloblu e per il numero 11 è un gioco da
ragazzi siglare il gol del 2-0.
La Fermana stacca la spina e al 69’ Acquadro soffia il pallone a Forò, la sfera termina ad Arma che con due
finte in rapida successione manda a vuoto Gennari e Comotto per poi concludere a rete il 3-0 finale.
Per la Fermana la gara termina qui. Non sono serviti nemmeno gli ingressi di Cremona e Sansovini in luogo
di Benassi e Da Silva per scuotere i canarini. Al 74’ arriverà anche il debutto del napoletano Acunzo per uno

stanco Lupoli ma ormai i giochi sono fatti e per gli eroici 50 tifosi giunti da Fermo non resta che prepararsi
per un mesto rientro.
La Fermana,ormai con la testa alla gara di domenica prossima al “Recchioni” contro il Vicenza, cerca di non
prendere altri reti,la Triestina invece sulle ali dell’entusiasmo prova ad arrotondare il risultato ma le
conclusioni dei padroni di casa sono imprecise e per Valentini si tratta di ordinaria amministrazione.
L’ultimo tiro dei canarini è di Sansovini ma la conclusione è troppo centrale per impensierire Boccanera e
dopo 4’ di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Al di là del maldestro tentativo di Lupoli che ha compromesso la gara dei canarini, al “Nereo Rocco” la
Fermana ha fatto troppo poco per poter pensare di fare risultato. Sebbene la Triestina sia una squadra
costruita per obiettivi differenti rispetto a quelli gialloblu, gli alabardati non sono sembrati così irresistibili e
probabilmente con un pizzico di cattiveria in più e senza l’aiuto del calcio di rigore dopo appena cinque
minuti, forse poteva finire diversamente.

di Paolo Oriferi

10 Ottobre 2017