Domani martedì 1° luglio in occasione dell’81° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la città di Recanati ospita un’articolata giornata di eventi pubblici racchiusi nel titolo “Storie nella Storia. Recanati è libera!”, con l’intento di restituire alla memoria collettiva e alle giovani generazioni alcuni “frammenti di storia”. Ovvero verità narrate dalla viva voce dei protagonisti del secondo conflitto mondiale e dei loro cari, provenienti da un mosaico di racconti familiari, memorie militari, di donne, studenti e testimoni diretti che la storia ufficiale talvolta ha trascurato. Gli eventi in programma si propongono di onorare il sacrificio congiunto dei combattenti italiani del Corpo Italiano di Liberazione e dei soldati polacchi del II Corpo d’Armata, che proprio il 1° luglio 1944 entrarono in Recanati, accolti dalla popolazione festante. Un’amicizia scritta anche con il sangue, come ricordano ancora oggi le 1.112 croci bianche che guardano l’Adriatico dal Cimitero Militare Polacco di Loreto.
Il programma si aprirà la mattina alle ore 9:30 presso l’aula magna del Palazzo comunale, con il benvenuto alle autorità e alla cittadinanza del sindaco e dei presidenti provinciali e regionali delle associazioni d’arma promotrici. Sarà quindi affidata alla prof.ssa Amneris Ulderigi la presentazione di alcuni episodi tratti dal libro “Frammenti di Storia. Seconda Guerra Mondiale” curato da Carla Mascaretti. Questo patrimonio umano diventerà un Quaderno del Consiglio della Regione Marche. Nell’anticamera dell’Aula Magna sarà anche allestita la mostra fotografica “I respiri cercano la vita” di Amneris Ulderigi, mentre i Polovers proietteranno lo shortfilm “Musicie! Musicie! Musicie!” (Dovete! Dovete! Dovete!), mutuato dall’omonimo volume recentemente pubblicato.
Alle ore 11 si terrà l’atteso piano concerto del M° Wojciech Świętoński, docente del Conservatorio di Varsavia e artista di fama internazionale, che proporrà un repertorio scelto di brani di Fryderyk Chopin “il poeta del pianoforte”, in onore della Città di Leopardi e dei liberatori polacchi. In serata, alle ore 21:30 avrà avvio il tradizionale corteo cittadino accompagnato dalla Banda Beniamino Gigli, che da via 1° Luglio raggiungerà piazza Leopardi e culminerà con la commemorazione e la deposizione di tre corone d’alloro presso le lapidi dedicate ai Caduti per la Patria, ai recanatesi caduti per la libertà nella lotta contro il nazifascismo e al 2° Corpo Polacco inquadrato nella VIII Armata alleata.
La giornata si concluderà nell’atrio del Palazzo comunale, con l’inaugurazione della bellissima mostra storico-documentale “I Sentieri della Speranza. L’Odissea della Libertà”, realizzata dall’IPN – Istituto della Memoria Nazionale Polacco e promossa da Polovers. Un percorso espositivo ricco di testimonianze, immagini e drammatici documenti dedicati alla epica marcia del popolo polacco salvato dal generale Anders in Russia e da lui guidato per tutta la campagna d’Italia, “per la nostra e la vostra libertà”.
“Con i Polovers Days coltiviamo il desiderio di costruire o rinnovare ponti culturali tra Italia e Polonia, – afferma la presidente Polovers Marche, Anna Traczewska – “Storie nella Storia” è un’occasione per rendere visibile e sentita anche a Recanati l’amicizia scritta nel sangue tra i due popoli. Le croci bianche del cimitero di Loreto, i volti dei soldati polacchi che liberarono le Marche, la musica di Chopin, i racconti delle famiglie recanatesi: sono tutti frammenti di un legame profondo e autentico, che oggi torna ad avere voce”.
“Questo evento rappresenta un atto di testimonianza civile perché oggi più che mai è urgente raccontare la storia anche dalla prospettiva dei soldati, degli internati, dei liberatori stranieri – come i polacchi del II Corpo d’Armata – ancora troppo spesso rimossi o
dimenticati dalle narrazioni e dagli eventi ufficiali – spiega il presidente provinciale ANCR Combattenti e Reduci, Mauro Radici -. Per noi la memoria non è una bandiera di parte, ma un’eredità condivisa da trasmettere alle nuove generazioni. Insieme – prosegue il presidente ANCR – desideriamo affermare un principio attuale: fare memoria non è un esercizio del passato, ma un gesto per il presente e per la pace. Solo conoscendo davvero ciò che ci unisce e ciò che ci ha diviso, possiamo costruire comunità più consapevoli, solidali, immuni all’odio”.










