Scuola, Azzolina: “Nelle Marche le classi pollaio non sono la vera emergenza”
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Scuola, Azzolina: “Nelle Marche le classi pollaio non sono la vera emergenza”

Il responsabile ufficio stampa della Regione Marche comunica le conclusioni tratte dalla ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, che di recente ha visitato la nostra regione, al fine di comprendere e valutare la situazione prima della ripartenza prevista per lunedì 14 settembre.

“Nelle Marche le classi pollaio non sono la vera emergenza, data anche la media prevista di circa 20 alunni per classe. Queste le conclusioni che ha tratto nei giorni scorsi la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso della sua visita nelle Marche, dove ha partecipato al tavolo operativo regionale sull’avvio del prossimo anno scolastico. E ora l’Ufficio scolastico regionale presenta i dati analitici a conferma delle dichiarazioni della responsabile del dicastero e per fare chiarezza sui numeri, a volte allarmistici, circolati in questi giorni sulla stampa.

Quanto alle nuove norme che consentono agli uffici scolastici regionali di derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto, queste sono espressamente mirate al rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID‐19 e sono applicabili solo nei casi in cui non si sia potuto procedere diversamente. E in ogni caso non si avrebbe l’istituzione di una nuova classe, ma solo il temporaneo sdoppiamento della stessa, con personale docente a tempo determinato dalla data di inizio e fino al termine delle lezioni, salvo risoluzione anticipata del loro contratto in caso di sospensione anche temporanea della frequenza degli alunni.

Ma veniamo alla situazione attuale. Le cosiddette “classi pollaio”, ossia con più di 30 alunni, sono in realtà solo sei, tutte nell’ambito delle scuole secondarie di II grado, e rappresentano lo 0,18% delle 3.332 classi autorizzate in questo settore scolastico.

In ogni caso la media di alunni per classe nelle scuole superiori calcolata per il 2020/21 è di 21,74, contro il 22,49 dell’anno scolastico precedente. Quanto agli altri ordini e gradi di scuola le medie di alunni per sezione o classe sono invece di 21,47 (infanzia) 18,63 (primaria) e 21,26 (I grado), dati sempre comunque inferiori all’anno precedente.

In questi casi non esistono peraltro classi composte con oltre 30 bambini o ragazzi. Per quanto riguarda la fascia tra 25 e 30, troviamo l’8,12% delle sezioni di scuola dell’infanzia e, rispettivamente, il 2,3% e il 7,70% delle classi di scuola primaria e secondaria di I grado, mentre l’analisi complessiva dei dati dimostra che in ogni caso il 71,45% delle classi sono composte da meno di 25 alunni e oltre un quinto (20,36%) da meno di 20.

Il vero nodo resta insomma quello rappresentato dagli spazi a disposizione nelle aule delle attuali strutture scolastiche, necessari per assicurare il distanziamento statico  di un metro tra le teste degli alunni come prescritto dal Comitato Tecnico Scientifico, per cui gli eventuali provvedimenti di deroga sul numero di alunni per classe   potranno essere adottati, limitatamente al prossimo anno scolastico, solo nei casi in cui  l’ente  locale non  sia in grado di fornire  spazi  idonei  relativamente  alle  classi già autorizzate.

A quest’ultimo proposito è stato istituito dall’ USR agli inizi del mese di luglio  il tavolo regionale di confronto con la partecipazione delle parti sociali ed il tavolo regionale  operativo con  di Regione, Provincie e Comuni che ha attivato attraverso un apposito sistema, informativo aperto alle scuole ed EE.LL. , un accurata verifica delle aule eventualmente inadeguate ad ospitare le classi con il loro numero di alunni , secondo un criterio (layout) condiviso dalla stesso tavolo . L’esito è in via di definizione e la conseguente “pagella” dei Comuni e Provincie “che assicurano sedi idonee alle scuole frequentate dai propri studenti sarà resa pubblica, previa conoscenza al tavolo di confronto.”

 

4 Agosto 2020