“Dopo quattro anni di colpevoli rinvii e riprogettazioni che ne hanno ridotto la portata iniziale, l’intervento di 450 mila euro su piazza Mentana è approdato alla fase esecutiva, ma presenta notevoli criticità, che riteniamo necessario portare all’attenzione” – è quanto afferma Luigi Silenzi, portavoce del comitato Viale Cavallotti e di altre associazioni cittadine di Porto San Giorgio.
“Lo facciamo oggi perché l’Amministrazione comunale non ha previsto alcuna forma di consultazione, nonostante i continui richiami alla “partecipazione” contenuti nei suoi programmi. Invitiamo i componenti della giunta Vesprini a convocare un incontro pubblico, alla presenza dei progettisti, per presentare e discutere ill progetto – prosegue Luigi Silenzi. – La prima e più evidente criticità è il previsto taglio insensato ed immotivato di 11 alberi ad alto fusto, alcuni sanissimi e bellissimi, che priverà la piazza della loro ombra e valore paesaggistico. Gli alberi sono organismi viventi e non possono essere equiparati ad oggetti da rimuovere secondo convenienza. Anche sul piano educativo l’abbattimento é un messaggio molto negativo soprattutto se rivolto ai bambini.
Le nuove piantumazioni saranno collocate lungo il perimetro della piazza, ma senza alcuna aiuola e la tutela dei pini esistenti – spiega Luigi Silenzi –. Il rischio è di assistere, come già avvenuto in viale Nazario Sauro, a un rapido deterioramento del patrimonio arboreo per mancanza di cura. All’interno della piazza resteranno solo piccoli arbusti e alberelli, poco ombrosi e confinati in aiuole rigide di cemento e travertino. Sarebbe stato molto più qualificante includere il filare di alberi e financo la viabilità perimetrale all’interno della piazza, prevedendo una nuova pavimentazione e riorganizzando corsie ed aree di sosta.
Queste scelte derivano da una riprogettazione architettonica arbitraria, priva di riferimenti alla storicità del luogo – commenta Silenzi -. Alcuni alberi saranno abbattuti per fare spazio a una moltiplicazione di accessi di dubbia utilità. Sarebbe stato meglio puntare sul restauro della piazza sulla base di un serio studio del verde storico piuttosto che su una riprogettazione. Preoccupa anche la scelta dei materiali per la nuova pavimentazione. La presenza di leganti a base di calci idrauliche nel composto superficiale può ridurre la permeabilità, favorendo la salinizzazione del sottosuolo, con conseguenze dannose per la vegetazione. Se la percentuale di legante sarà elevata o la compattazione eccessiva, la superficie rischia di diventare impermeabile, con fessurazioni, ristagni d’acqua e alterazioni del drenaggio.
Sul lato mare l’obiettivo dichiarato di “riconnettere la piazza al lungomare” viene ignorato. La piccola piazzetta antistante, oggi degradata ma con una splendida visuale su monumento ai caduti, villa Bonaparte e la torre trecentesca, continuerà a essere occupata da una caotica accozzaglia di giochi per bambini. Desta sconcerto la modifica “ad personam” al progetto per lasciare spazio a un dehor, una struttura semi-permanente estranea al disegno complessivo. Rivolgiamo dunque un appello all’Amministrazione comunale affinché riconsideri questi punti prima dell’affidamento dei lavori. Le modifiche da noi proposte non comportano costi aggiuntivi né ritardi nei tempi di realizzazione: serve soltanto la volontà politica di migliorare il progetto nell’interesse di tutti”.










