Il Museo archeologico di Torre di Palme si amplia. La giunta comunale di Fermo ha infatti deliberato e approvato la scorsa settimana il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della terza sala. Uno spazio che andrà a completare il plesso museale voluto dall’Amministrazione comunale e aperto nell’aprile del 2019, che ospita reperti delle tombe di epoca picena rinvenute in contrada Cugnolo, grazie agli scavi svolti nel 2016 e 2017 dalla Soprintendenza Archeologia con il sostegno della Edison E&P Spa nei pressi della frazione nel versante sud del borgo, a testimonianza dell’importanza dell’abitato piceno e degli usi ed i costumi di questa importante popolazione che abitò la zona fermana prima della colonizzazione romana avvenuta nel 264 a.C.
Lo spazio museale attualmente si sviluppa su due sale, in cui sono esposti rispettivamente i resti di una tomba femminile, la cosiddetta “Principessa Picena” ed i resti di una tomba infantile, con i loro relativi corredi funerari. I lavori che andranno a completare il museo con la terza sala riguarderanno i resti di una tomba maschile (il guerriero piceno): in questo modo si completa l’esposizione dei principali “rappresentanti” del popolo piceno. Con la partecipazione del Comune di Fermo ad un bando del Gal Fermano, nel 2023 é stato anche realizzato un ulteriore ampliamento del museo, che ha visto la realizzazione di una nuova aula di circa 60 metri quadrati, a scopo didattico, per conferenze, proiezioni, studio, laboratori relativi al museo.
“Nell’offerta culturale e turistica del borgo e della città, implementare il museo esistente ha il significato di renderlo maggiormente attrattivo. Questo nuovo intervento si somma a quanto già fatto in questi anni, fino ai più recenti lavori di ampliamento” – le parole del Sindaco Paolo Calcinaro. “Anche questo nuovo intervento contribuirà a dare un sito museale moderno, funzionale e sempre più fruibile – commenta l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani. Si procederà poi anche ad ulteriori lavori che andranno ad implementare quanto già fatto in termini di riqualificazione del cortile esterno”.
