Il Comitato per la Metrotranvia ha indetto un incontro pubblico domani giovedì 11 dicembre alle ore 18 nella Sala del Consiglio provinciale di Fermo per presentare lo studio di prefattibilità della Metrotranvia MareMonti, erede della storica linea ferroviaria Adriatico-Appennino FAA (1908-1956). C’è grande attesa per conoscere le conclusioni dello Studio, realizzato dal gruppo di ricerca Hub for Heritage and Habitat dell’UNIVPM, coordinato dal prof. Gianluigi Mondaini e composto dai docenti Maddalena Ferretti e Paolo Bonvini e dai ricercatori Francesco Chiacchiera, Piero Cantani e Beatrice Pilota. La presentazione sarà curata dal DICEA – Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, diretto da Gianluigi Mondaini. L’iniziativa avrà come titolo: “Presentazione pubblica della Ricerca per il Sistema Integrato di mobilità per la Valle del Tenna e la valorizzazione della ex ferrovia Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola”. Il lavoro del DICEA si è avvalso anche della collaborazione dell’ing. Giorgio Spadi, originario di Porto San Giorgio, presidente del CIFI Lombardia ed ex dirigente Trenord. Porteranno un contributo introduttivo: il presidente della provincia Michele Ortenzi, il sindaco di Fermo e neo assessore regionale Paolo Calcinaro, insieme al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Giorgio Girotti Pucci e a Pierpaolo Russo, direttore dell’Agenzia del Demanio Marche
“La Metrotramvia potrà rispondere alle esigenze di mobilità delle valli del Tenna, dell’Aso e dell’Ete, offrendo vantaggi anche ai comuni limitrofi delle province di Macerata e di Ascoli. – commenta il referente storico del comitato Elvazio Serena – L’infrastruttura è pensata sia per i pendolari – studenti e lavoratori – sia per il turismo internazionale, in linea con le politiche di transizione ecologica”. Il Comitato per la Metrotramvia – composto da Italia Nostra, Centro Studi e Ricerche G.B. Carducci, CNA e Legambiente del Fermano – intende così proseguire la ricerca dei finanziamenti necessari a elaborare il progetto di massima, passo indispensabile per avviare l’opera. Lo Studio è stato realizzato grazie al sostegno economico di Regione Marche: 25 mila euro, Provincia di Fermo: 5 mila euro, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo: 8 mila euro per un totale di 38 mila euro.
Il progetto si distingue per il suo valore sociale, culturale, economico, turistico e ambientale, con ricadute significative sul rilancio delle aree interne dell’Appennino colpite dal sisma del 2016. Hanno già espresso sostegno al progetto 31 Comuni (24 della provincia di Fermo, 5 di Macerata e 2 di Ascoli ). A questi si aggiungono: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’Unione Montana dei Monti Azzurri, gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della provincia di Fermo e i Collegi provinciali dei Geometri e dei Periti Industriali.










