La sagra di paese percepita a distanza, mostra performance di Magnani il 5 luglio a Riva Fiorita
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La sagra di paese percepita a distanza, mostra performance di Magnani il 5 luglio a Riva Fiorita

Il giardino di Riva Fiorita a Porto San Giorgio ospiterà il 5 luglio prossimo in contemporanea con la kermesse Pro Loco in Festa, la mostra performance dell’artista milanese Andrea Magnani dedicata alla 45ª Sagra della Cipolla Rossa Piatta di Pedaso.  “L’esposizione si svilupperà come un ambiente performativo, un’architettura di gesti, indizi e presenze, che si dirama dal giardino agli interni decadenti di una villa dei primi del Novecento, a pochi passi dal mare – spiega la curatrice Matile Galletti – . Ogni elemento si collocherà su un confine instabile, in bilico costante fra realtà e rappresentazione. L’intervento si articola lungo le coordinate dell’arte visiva, della performance e della coreografia espansa, dando vita a una condizione sospesa, un senso fragile.

Il titolo adotta il lessico popolare delle feste di paese, celando però una volontà critica che scardina i codici della narrazione e mette in discussione l’adesione automatica a ciò che viene percepito come reale – prosegue la curatrice della mostra Matilde Galletti – . Il progetto prende avvio da un ricordo sensoriale dell’infanzia dell’artista:  le sagre estive percepite a distanza, ascoltate dal balcone di casa come presenze lievi e spettrali, orchestre lontane che riempivano l’aria. Da questa suggestione affettiva prende forma una costruzione narrativa che si apre all’eco storico-mediatica della trasmissione radiofonica La Guerra dei Mondi di Orson Welles: un notiziario che, simulando un’invasione aliena, seminò panico tra gli ascoltatori. Allo stesso modo, Magnani attiva un dispositivo finzionale ma verosimile, disseminato di slittamenti, fratture e anomalie percettive. La mostra non si limiterà a evocare il falso, ma costruirà una realtà alternativa che chiede allo spettatore di mettere in discussione ciò che vede e ciò che crede di sapere”.

Allestita tra gli interni e il giardino della villa, la mostra si manifesterà come un post-evento — o forse un evento mai accaduto, o ancora in attesa di accadere. Tavolini da bar abbandonati su un palco, tovagliette pubblicitarie dell’evento, ciotole di zuppa che emergono da una finestra socchiusa. Opere e al tempo stesso oggetti di scena — fake ready-made interamente realizzati dall’artista, ma concepiti per sembrare ritrovamenti casuali — ricompongono, come in un glitch spazio-temporale, l’atmosfera sospesa e familiare delle sagre di paese. Al piano superiore affiorano frammenti e apparizioni da un tempo incerto: resti di esposizioni passate, tracce di presenze, disegni dimenticati, reperti lasciati da alcuni alter ego dell’artista. 

26 Giugno 2025