Interlenghi: “centrale biogas, baratto circolo tennis area via Beni, sindaco di Fermo assente sulle questioni spinose”
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Interlenghi: “centrale biogas, baratto circolo tennis area via Beni, sindaco di Fermo assente sulle questioni spinose”

Dal consigliere capogruppo Fermo Capoluogo, Renzo Interlenghi, riceviamo in redazione pubblichiamo:

“Si torna a parlare della ipotesi della centrale biogas a San Marco. Come un orologio svizzero a Fermo la voce del “padrone” si fa sentire. Questa volta in occasione delle prossime elezioni regionali che vedono candidato il nostro sindaco, nientepopodimeno che con il centro destra. I “grandi elettori” alzano la voce e addebitano al neo candidato che egli, da sempre, era a conoscenza del progetto che, guarda caso, si ricollega allo scambio tra il famoso parcheggio dell’ospedale e l’area del circolo tennis. Insomma, è vero che il privato fa gli affari suoi ma ciò che afferma è grave, perché lascia trapelare che sul tavolo della “trattativa” tra privato e Comune ballavano questi progetti. Il Comune si trova puntata una pistola alla tempia “o si fa così o facciamo una causa milionaria al Comune” (al sindaco?). Il sindaco sapeva che si stava mettendo in un cul de sac e cosa ha fatto nel frattempo? E’ vero che ha fatto scadere i termini per negare le autorizzazioni? Perché non ha informato i cittadini del progetto imminente? Perché ha utilizzato i beni comuni per sanare una situazione scomoda come il baratto tra l’area del circolo tennis e il parcheggio di via Beni? Questo è il risultato del grandissimo consenso ricevuto cinque anni fa, occasione in cui i cittadini si sono lasciati affascinare dall’idea di un politico fuori dagli schemi, talmente fuori che oggi appoggia Acquaroli.

Ricordo a tutti che quando si tentò lo sfregio dell’area di San Marco per il motodromo Cesetti era il presidente della Provincia che ne bloccò le velleità e lo era anche quando, al fianco dei cittadini, evitò la centrale di Campiglione grazie all’idea di realizzarvi il nuovo ospedale, che poi da assessore regionale ha finanziato e tra poco avremo a disposizione. La differenza tra chi vuole fare il sindaco in Regione, ma gli ricordo che sarebbe rappresentante del milione e mezzo di cittadini marchigiani e chi, in ogni ruolo che ha ricoperto ha difeso i diritti della popolazione è proprio questa. Prendere decisioni forti, prevenire i problemi arginandoli all’origine e come molti amano sentir dire: “metterci la faccia”.

Se ci pensiamo in quali occasioni il sindaco di Fermo ci ha messo la faccia per risolvere le questioni spinose? Mai. E oggi ha l’ambizione di rappresentare Fermo (non il Fermano) in Regione, senza che abbia la minima cognizione del governo regionale che è cosa ben diversa da quello comunale. Se ha “toppato” così tanto amministrando un comune quali danni potrà fare in regione, distaccato com’è dai consessi partitici che conteranno? Insomma, Fermo rischia di diventare una macchietta. Intanto faccio un appello a tutti i candidati alle elezioni regionali ma anche ai futuri candidati sindaco di Fermo, alcuni nomi già circolano Scarfini, Ciarrocchi, Trasatti, affinché prendano posizione su questa problematica: centrale sì o centrale no? Agli aspiranti consiglieri e sindaci la parola. Passo e chiudo”.

20 Luglio 2025