Il consigliere regionale di minoranza Pd, Fabrizio Cesetti è intervenuto questa mattina con un’interrogazione alla giunta Acquaroli in merito al concorso indetto per l’assunzione di un addetto stampa interno all’Ast 4 di Fermo.
“Purtroppo la risposta che questa mattina l’assessore Calcinaro ha dato alla mia interrogazione in merito al concorso in forma aggregata per l’assunzione di un giornalista a tempo pieno e indeterminato da parte dell’Ast 4 conferma che la sanità pubblica, in Regione come nella provincia di Fermo, è in mano a persone per cui la salute dei cittadini non è una priorità. Avevo sperato in un sussulto della giunta regionale, se non dell’assessore, almeno dal presidente Acquaroli. Invece no: la loro intenzione è andare avanti con il concorso, con buona pace delle numerose carenze di personale che affossano le nostre strutture sanitarie, allungano i tempi delle liste di attesa delle prestazioni e aumentano la spesa pubblica per i cosiddetti gettonisti. Per non parlare poi delle assunzioni che sarebbero necessarie a dare piena operatività ai nuovi ospedali di Amandola e Campiglione di Fermo”.
“Si badi bene – continua Cesetti – io sono favorevole a una efficace comunicazione dei servizi erogati dalla sanità pubblica, ma l’Ast di Fermo ha già in essere un contratto con cui si avvale delle prestazioni di un professionista del territorio per la sua attività comunicativa. Ecco perché, come tanti cittadini e molti operatori sanitari, trovo imbarazzante che la giunta regionale non colga queste stridenti contraddizioni, che giungono al paradosso quando vediamo che, sempre la Ast di Fermo, dopo aver bandito un concorso a tempo indeterminato per un giornalista, ne ha bandito un altro per l’assunzione di pediatri a tempo determinato. Un fatto che ha dell’incredibile se si consideriamo che, come ho già denunciato con un’altra interrogazione, da febbraio al reparto di Pediatria di Fermo rischia di interrompersi la continuità assistenziale a causa della scadenza della convenzione tra l’Ast 4 e una cooperativa privata di Bologna”.
“La cosa non finisce qui – promette Cesetti -: nei prossimi giorni depositerò una mozione affinché tutti i consiglieri possano esprimere la loro opinione su questo tema attraverso un dibattito franco, serio e approfondito sulle priorità della sanità pubblica, come peraltro chiede la Corte dei Conti. L’obiettivo sarà non solo la revoca del concorso, eventualità peraltro prevista dallo stesso bando, ma anche l’adozione di linee di indirizzo finalizzate a ottimizzare l’attuazione della programmazione affinché vengano concretizzate le procedure di reclutamento a tempo indeterminato, dando priorità al personale socio sanitario, tecnico e professionale”.
