Area di crisi complessa: bando per 2 milioni di euro per piccole imprese, priorità per turismo e pelli-calzature
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Area di crisi complessa: bando per 2 milioni di euro per piccole imprese, priorità per turismo e pelli-calzature

Dal 26 marzo sarà possibile presentare domanda di finanziamento per l’attuazione del Progetto di riconversione e riqualificazione del distretto.

Il distretto pelli-calzature del territorio fermano-maceratese è interessato da novità positive in merito a sostegni economici di circa 2 milioni di euro per interventi di digitalizzazione dei processi produttivi e per acquisto di servizi di innovazione.

La domanda può essere presentata a partire dal 26 marzo tramite la piattaforma Sigef.

Il sostegno è destinato alle micro, piccole e medie imprese, con sede operativa in uno dei Comuni dell’area di crisi, che appartengono ai settori manifatturiero, delle costruzioni e di alcuni servizi alla produzione, del turismo, con priorità per la filiera delle pelli-calzature e per le attività ricettive.

“Diamo continuità alla strategia di rilancio del distretto – spiega l’assessore regionale alle Aree di crisi complessa Guido Castelli – adottando misure economiche calibrate sul contesto attuale e sul fabbisogno di investimenti derivanti dalla crisi Covid. Abbiamo introdotto tutte le misure di semplificazione consentite, quali la retroattività di parte della spesa al 1° gennaio 2021 al fine di rendere lo strumento quanto più possibile aderente al contesto attuale”.

C’è tempo fino al 5 maggio per partecipare al bando pubblicato sul BURM, nell’otttica del Piano Impresa 4.0 e dell’acquisizione di servizi specialistici di innovazione di prodotto, processo, organizzativa e commerciale.

Per essere finanziati, i progetti dovranno avere una spesa ammissibile compresa tra 40.000 e 80.000 euro e includere l’acquisto di almeno un bene materiale o immateriale 4.0. Per questo motivo è importante che le imprese presentino un progetto articolato in due linee di intervento, distinte ma complementari, che riguardano l’una l‘applicazione di nuove tecnologie digitali negli ambiti logistici e produttivi, di vendita e di marketing; l’altra l’acquisizione di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale.

Per quest’ultima si possono intendere servizi specialistici finalizzati all’analisi organizzativa e dei processi interni aziendali, l’ottenimento di certificazioni di qualità, di processo, di sicurezza, sociali ed etiche e all’adozione di modalità di lavoro agile, spese di marketing digitale, ricerche di mercato e servizi per lo sviluppo e il miglioramento della qualità del prodotto e della sua sostenibilità.

“La valutazione dei progetti –conclude Castelli– è improntata a criteri di qualità ed efficacia per la  selezione dei progetti più meritevoli in termini di validità e fattibilità del progetto, sostenibilità economico-finanziaria e rispondenza a specifici fabbisogni del tessuto imprenditoriale dell’area, grado di innovatività, incremento degli addetti, livello di competenze tecniche presenti in azienda.”

 

18 Marzo 2021