“Abitare insieme”: 44 persone in difficoltà chiedono aiuto alla Caritas di Fermo
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“Abitare insieme”: 44 persone in difficoltà chiedono aiuto alla Caritas di Fermo

Il disagio abitativo è da alcuni anni una delle dimensioni più critiche della povertà a livello nazionale e locale. Nel 2024 secondo l’Istat il 5,6% degli italiani ha vissuto in grave deprivazione abitativa e il 5 % è stato in sovraccarico per i costi legati all’abitare (caro affitti, rate mutuo, costi delle utenze, spese per manutenzione). Molte famiglie, anche dove ci sono persone che lavorano, hanno vissuto difficoltà ad affrontare le spese ordinarie per l’abitazione. Anche nella Diocesi di Fermo si registra questo fenomeno.

Proprio per questo motivo, la Caritas diocesana di Fermo, con la collaborazione della Fondazione Caritas in veritate e della cooperativa Tarassaco ha posto attenzione al tema del disagio abitativo sviluppando uno progetto denominato “Abitare insieme” sostenuto con fondi 8xmille di Caritas Italiana, fondi della diocesi e della raccolta sostenuta dalle parrocchie dell’Arcidiocesi durante la Quaresima 2024. Il progetto intende affrontare le situazioni di grave disagio e di povertà assoluta senza dimora, offrire interventi per persone che vengono accolte ed accompagnate per affrontare situazioni temporanee di disagio,  prevenendo il disagio abitativo.

Gli interventi integrati i di prima accoglienza consistono in un dormitorio e la rete di pronto intervento diffusa in tutta il territorio dalla zona costiera a quella montana, appartamenti  di housing first, un modello di intervento sociale che inserisce persone senza dimora in appartamenti indipendenti per poi offrire loro un supporto personalizzato per aiutarle a ricostruire la propria vita con sussidi economici e voucher, ascolto ed attività di orientamento e tutoraggio socio-educativo.

“Il progetto ha visto crescere le richieste di aiuto ed ha registrato una buona capacità di intervento, con 10 persone che, dopo un percorso di accoglienza, sono riuscite ad acquisire una propria autonomia – commenta la direttrice Caritas Barbara Moschettoni -. Sempre nei primi sei mesi di quest’anno, 44 persone hanno chiesto aiuto alla Caritas Diocesana, n 12 persone sono state accolte in prima accoglienza per periodi medio lunghi e  7 persone sono accolte in seconda accoglienza. I nuclei familiari accolti in abitazioni dedicate sono 3”.

Questi risultati – continua la direttrice Moschettoni – sono stati raggiunti grazie alla collaborazione e presa in carico integrata che prevede l’utilizzo anche di alcuni appartamento messi a disposizione gratuitamente dalla Diocesi, dalle parrocchie e da alcuni privati accanto a specifici percorsi di accompagnamento e di tutoraggio educativo, per permettere il re-inserimento e la piena autonomia”.

Dall’equipe del progetto si sottolinea che “è stato fondamentale l’attività di accompagnamento e di stimolo realizzato dagli operatori e dai volontari. È molto importante la collaborazione in rete con i Servizi Sociali territoriali, con gli Ambiti Sociali ed i Comuni. Un grazie ai volontari ed agli operatori che sono coinvolti quotidianamente per assicurare ascolto, vicinanza e stimolando anche il coinvolgimento attivo e la responsabilità delle persone aiutate – conclude la direttrice Caritas diocesana, Barbara Moschettoni – il progetto Abitare insieme, giunto alla sua seconda annualità, è un segno concreto dell’attenzione per i poveri e la testimonianza di una Chiesa in uscita, che si pone vicino alle persone”.

18 Ottobre 2025