Dopo un weekend di sosta che ha permesso alla Yuasa Volley Grottazzolina di lavorare intensamente nel corso delle sedute di allenamento, per i ragazzi di coach Ortenzi alle porte sette giorni molto intensi con tre gare in programma. Si comincia domenica 16 novembre alle ore 18 al PalaSavelli di Porto San Giorgio contro Cuneo, poi mercoledì 19 novembre in trasferta a Milano e infine domenica 23 novembre alle ore 19 quando, di nuovo tra le mura amiche, Grottazzolina riceverà la visita di Piacenza. Servirà la massima attenzione e soprattutto la miglior Yuasa possibile per andare a conquistare punti pesanti per la classifica. Sull’aspetto mentale e fisico si è lavorato al massimo in questi giorni, come ha sottolineato il preparatore atletico Francesco Pison, che ha il compito di mettere a punto il motore degli atleti Yuasa in questa stagione. “Durante la scorsa settimana abbiamo inserito la terza seduta di pesi, aumentando i volumi appunto approfittando del fatto che non avremmo giocato – sottolinea Pison – mentre ora siamo tornati a due come in una settimana standard, ma poi ci sarà da gestire le settimane intense come la prossima. Dopo la gara con Cuneo faremo un piccolo richiamo di forza per mantenere alti i livelli e per fare in modo che la performance resti elevata”.
Gestire al meglio settimane di questo tipo non è affatto semplice perché gli impegni ravvicinati e così intensi portano inevitabilmente ad una gestione diversa del lavoro quotidiano. “In questa fase c’è un grande dispendio sia fisico che mentale. Il volley è stressante dal punto di vista fisico ed atletico ma anche recuperare energie mentali non è affatto semplice. Non c’è un attimo di pausa e non si stacca mai, occorre riposarsi in ogni momento possibile. Dobbiamo mantenere alti livelli di attenzione e concentrazione per provare a raccogliere punti in ogni singola gara”.
Un calendario così ristretto, un campionato iniziato subito dopo un Mondiale e distribuito in poco più di quattro mesi rende chiaramente tutto ancor più complesso. “Diciamo che noi abbiamo avuto la fortuna di avere ‘solo’ due ragazzi, Petkov e Tatarov, che sono arrivati in fondo alla competizione mondiale, mentre con tutti gli altri abbiamo potuto fin dalla preparazione metter dentro buoni livelli di forza per presentarsi in campionato con una buona condizione fisica. Gli atleti da gestire sono coloro che giocano più gare e, appunto, chi è tornato tardi dal mondiale; essi infatti potranno avere dei momenti con meno energie a disposizione, dovremo essere bravi a gestire, modulando sia la forza che il numero di salti”.










