“Falso ideologico, Putzu incandidabile”. Casini PD accoglie l’accusa di Di Ruscio in Regione
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“Falso ideologico, Putzu incandidabile”. Casini PD accoglie l’accusa di Di Ruscio in Regione

“Questa mattina ho provveduto a trasmettere al presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Dino Latini, la richiesta di urgenti informazioni circa le decisioni che verranno assunte a seguito della nota inviata dal dottor Saturnino Di Ruscio a tutti i gruppi consiliari nella giornata di ieri in merito alla richiesta di dichiarazione di nullità e conseguente revoca della nomina del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Andrea Putzu”.

A dirlo è la capogruppo regionale del Partito Democratico Anna Casini. Infatti, secondo quanto scritto da Di Ruscio, risultato primo dei non eletti tra le fila di Fratelli d’Italia nel collegio della provincia di Fermo alle elezioni regionali del 2020, sul consigliere Putzu peserebbe una condanna in via definitiva, con sentenza passata in giudicato il 13 luglio del 2018, alla pena di 8 mesi e 20 giorni di reclusione, per falso ideologico. 

Sempre secondo Di Ruscio, in base al decreto legislativo n. 235 del 31 dicembre 2012, Putzu sarebbe risultato addirittura incandidabile alle elezioni regionali del 2020, così come dovrebbe esserlo nelle prossime in programma il 28 e 29 settembre, poiché il reato sarebbe stato commesso nell’esercizio della carica di consigliere provinciale “con abuso di poteri o con la violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio”. Lo stesso decreto, tra l’altro, sancisce che l’organo che ha deliberato la convalida della sua elezione, è tenuto a revocarla appena venuto a conoscenza dell’esistenza delle condizioni di incandidabilità.

“Non sappiamo – afferma Casini – perché Di Ruscio abbia voluto portare questo fatto a conoscenza dei componenti del consiglio regionale solo ora, quando mancano pochi giorni al termine della legislatura. Francamente non ci interessano le faide interne al centrodestra e tanto meno i regolamenti di conti all’interno di Fratelli d’Italia. Per noi e per i cittadini marchigiani, però, sarebbe interessante sapere se, qualora le accuse di Di Ruscio venissero confermate, tra gli esponenti della maggioranza ci sia stato qualcuno che sapesse tutto fin dall’inizio e ha deciso restarsene in silenzio per coprire l’eventuale incandidabilità del consigliere di Fratelli d’Italia. Per tale motivo vogliamo sollecitare il presidente Latini a sottoporre la richiesta di Di Ruscio all’esame dell’Ufficio di Presidenza e riferire quanto prima le decisioni che verranno assunte in aula”.

31 Luglio 2025