Sabato 15 marzo alle ore 17 la Società Operaia di Fermo invita la cittadinanza a partecipare ad un incontro dedicato alla figura del missionario fermano Teodorico Pedrini, che fu in Cina nella prima metà del ‘700. Ma questa volta non si parlerà di Pedrini il missionario cattolico in Cina, fedele alla Santa Sede, strenuo avversario dei gesuiti nelle problematiche della missione cattolica in Cina, che fu da essi rinchiuso in una cantina di Pechino e contribuì con le sue relazioni a gettare una nuova luce su quella che è passata alla storia come la Controversia dei Riti.
E non si parlerà neanche del Pedrini che introdusse la musica barocca europea in Cina, insegnò musica ai figli di molti cortigiani, portò in Cina strumenti barocchi italiani, pubblicò il primo trattato di teoria musicale occidentale e compose le Dodici Sonate per violino solo col basso, che ancora oggi sono le uniche composizioni musicali occidentali ritrovate negli archivi cinesi. Questa volta si parlerà prima della fondazione della casa dei Lazzaristi di Fermo, che si trova in fondo a via Brunforte, presentando il numero 23/2024 della rivista MarcaMarche dell’editore Andrea Livi e poi del lungo viaggio di Teodorico Pedrini verso la Cina, una avventura che da Roma a Pechino durò circa nove anni, attraversando due oceani, e toccando tre continenti a bordo di cinque navi diverse.
Le sue numerose lettere contengono infatti numerose notazioni di carattere storico, geografico ed anche etnografico tanto da costituire a tutti gli effetti un interessante capitolo di quel filone odeporico che spesso si incontra nel patrimonio letterario mondiale.
Ma nella conversazione – che verrà condotta dai due ricercatori fermani Fabio G.Galeffi e Gabriele Tarsetti – le lettere di Pedrini saranno affiancate anche da documenti e testi di contorno, oggetto della ricerca storica dei due studiosi, che forniranno una adeguata cornice a quanto raccontato da Teodorico Pedrini, spesso a suo padre Giovanni Francesco, che era ai tempi il più importante notaio fermano.
Sullo sfondo della narrazione sarà il volume “Son mandato à Cina, à Cina vado – Lettere dalla missione 1702-1744” che i due studiosi hanno pubblicato nel 2018 con la presentazione di Francesco D’Arelli per l’editore Quodlibet di Macerata.










